giovedì 1 gennaio 2009

Biancaneve assalita dal lupo? ( **aggiornamenti)

Sono circa le 8.30 di domenica mattina (28/12/2008) quando mi chiamano al telefono: "...Neve è in fin di vita...è stata aggredita...è buttata in mezzo alla neve, respira ancora ma ha già gli avvoltoi [in realtà sono cornacchie! n.d.r.] che le girano intorno..." ????
Sto ancora dormendo e ci metto qualche istante a realizzare che sta succedendo...
Si stanno riferendo a Biancaneve (detta Neve per fare prima) che è una bellissima cagnolona di tipo pastore abruzzese, arrivata in paese, a Castel del Monte, circa un paio di anni fa; all'inizio si teneva al di fuori dell'abitato avvicinandosi con cautela solo per cercare cibo cercando di evitare gli altri cani randagi già insediati stabilmente; pian piano si è inserita anche lei e con il suo carattere dolce ha saputo conquistare più di una persona e moltissimi bambini con cui ama stare insieme. Con lei vivono due "lupetti" che, proprio grazie alla sua presenza e alla sua forza di carattere oltre che fisica, sono diventati molto docili e si contendono le carezze di tutti quelli che li avvicinano (con la giusta calma). Sono diventati praticamente un'attrattiva turistica: una cagnona bianca che fa da capobranco a due lupetti. Anche alcuni giornali ne parlano.
Tornando a domenica...
Mi precipito a valutare la situazione. La trovo affossata nella neve fresca. Ha lasciato una serie di macchie, strisciate di sangue a tingere di rosso vivo il bianco della neve intorno a lei. Controllo che non ci siano brandelli di carne insieme al sangue. Non ce ne sono per fortuna. Mi avvicino a lei che sta su un fianco tutta tremante. Le zampe sono tutte rosse e bagnate di sangue. Ne ha perso già molto e stare così a lungo al freddo (forse dalle 3 di notte) in quelle condizioni la sta portando in ipotermia. Dopo aver controllato che non ci siano lesioni all'addome e alla gola e fratture evidenti, la faccio scivolare con cautela su un sacco a pelo che ho sempre con me in auto per le emergenze. Mi faccio aiutare da alcuni passanti a trasferirla in un garage vicino per poterla esaminare meglio e organizzare il viaggio da un veterinario per le prime cure. Di domenica non è facile per le persone, si sa, farsi soccorrere, figuratevi per un cane randagio. Dopo un po' di telefonate riesco a contattare uno studio veterinario e a mettermi in viaggio verso L'Aquila, tra nebbia fitta, neve e fondo stradale ghiacciato. Nel frattempo Biancaneve ha smesso di tremare e si sta riscaldando avvolta nel sacco a pelo. Ogni tanto la sento fare dei lunghi sospiri e cerco di capire dallo specchietto retrovisore se non stia agonizzando. Non si muove per lunghi istanti, poi vedo le zampe muoversi al ritmo del suo respiro, segno che è viva.
Quando apro il portellone posteriore dell'auto, all'arrivo dal veterinario, è ancora frastornata, ma lo sguardo è un po' più vigile.
Dobbiamo lo stesso portarla in studio con tutto il sacco a pelo perché non ce la fa proprio e a prenderla in braccio rischiamo di farle troppo male.
Le vengono riscontrati diversi morsi alle zampe sia anteriori sia posteriori, lacerazione della pelle di un orecchio e perforazione di un altro. Solo alcuni dei buchi provocati dai canini dell'aggressore potranno essere suturati, mentre per la maggior parte delle ferite alle zampe e al collo si deve lasciare aperto per evitare che si formi ristagno di siero (visto anche che ci sono profonde perforazioni e lacerazioni dei muscoli). Viene messa sotto flebo e somministrato antibiotico e altri medicinali.
Questa è lei appena sistemata nella gabbia che l'ha accolta per un paio di giorni necessari a stabilizzarla e a fare gli esami di rito (emocromo, ecc...)
Le faccio un po' di coccole, la saluto e riparto verso casa. Arrivato in paese, chiedo notizie in giro e mi viene riferito che ci sarebbe un testimone che avrebbe assistito all'aggressione: sarebbe opera di un lupo e di quelli grandi. Sulle prime resto un po' scettico, ma avendone visto personalmente uno non molto tempo fa proprio vicino all'abitato non fatico a crederci. Ancora non mi riesce di parlare con questa persona che avrebbe assistito al fatto, ma conoscendo abbastanza bene il comportamento di Biancaneve e dei due lupetti posso immaginare come sia andata: il lupo (non un semplice lupo appenninico, ma forse uno degli esemplari dell'Europa orientale, introdotto nell'Italia centrale negli anni scorsi, del peso medio di 60-70kg circa) si dovrebbe essere avvicinato, per la fame, a dei cassonetti in cui erano stati gettati degli avanzi di un ristorante e avrebbe trovato la resistenza della cagnona e dei due lupetti che cercavano di difendere il loro territorio (e le persone che vi abitano); ne è scaturita una violenta rissa in cui Biancaneve ha cercato di far valere il suo rango di dominante ma dove invece ha avuto la peggio. La cosa che non è del tutto chiara è il fatto che le ferite siano su tutte e quattro le zampe e sulla nuca: questo farebbe pensare a più animali che l'abbiano morsa contemporaneamente, visto che lei è giovane e in perfetta salute e in grado di difendersi.
Avendo assistito a molte risse tra cani, posso testimoniare che non sempre i membri di uno stesso gruppo si coalizzano contro un "nemico esterno" ma capita, a volte, che nelle fasi più concitate, venga aggredito da tutti l'individuo che viene messo a terra e sta per essere sopraffatto, anche dai suoi stessi compagni (motivo per cui non si interviene mai per sedare una rissa tra cani urlando e colpendo a destra e a manca quelli che sono sopra al più debole in quel momento: si rischia di far degenerare la cosa perché è come se si partecipasse attivamente alla rissa stessa a danno di quello che invece vorremmo difendere). Questo potrebbe anche essere successo coi due lupetti che poi, una volta tornata la calma, hanno vegliato Biancaneve impedendo a tutti di avvicinarsi fino al mio arrivo: una situazione di tensione estrema in cui potrebbero aver partecipato (temporaneamente) anche loro contro la propria compagna capobranco. Oppure, ipotesi più probabile, i due lupetti hanno distratto l'assalitore, attaccandolo contemporaneamente su due fronti, impedendogli di ferire mortalmente la cagnona. Questo potrebbe aver fatto sì che il lupo non abbia potuto mantenere salda la presa a lungo e che invece abbia attaccato più volte la cagna ormai in difficoltà che ha potuto solo difendersi restando a terra sulla schiena e opponendosi con le zampe.
Comunque resta il fatto che le ferite peggiori recano l'impronta di canini troppo distanti per la taglia dei due lupetti che restano sempre molto legati alla loro compagna: quando sono partito per portarla dal veterinario mi sono corsi dietro finché hanno potuto e al mio ritorno hanno fatto di tutto per controllare la mia auto... mi sono venuti a cercare il giorno dopo, come per avere conforto della perdita... fortunatamente solo temporanea! Già, perché ora Biancaneve sembra fuori pericolo, anche se la completa ripresa sarà lunga. Ieri mattina (31/12/2008) sono andato a trovarla al canile sanitario della asl de L'Aquila e per la prima volta si è alzata da sola sulle zampe. E' ancora molto debole e le ferite sono ancora gonfie e aperte, ma mi ha fatto capire di aver gradito la visita, al punto che già cercava di infilarsi nella porta per uscire (lei conosce la strada, in quanto è stata sterilizzata proprio in quel canile e ci ha passato la settimana di degenza postoperatoria). Come a dirmi: "Torniamo a casa! Sarò brava..." Guardate che faccia che fa! ^_^
Non vedo l'ora di riportarla a "casa" dai suoi due lupetti, ma mi piace pensare che qualcuno legga queste righe e si innamori di lei e voglia decidere di regalarle una casa vera e tanto affetto. Lei è una gran compagnona e va d'accordo con tutti (tranne volpi e gatti), è molto irruente nel fare le feste a chi gli dà un briciolo di attenzione, quindi le va dato un po' un freno per evitare che ti sbatta per terra, ma è molto intelligente e capisce quando le si dice di stare al suo posto.
E' già sterilizzata e microchippata.
Aiutatemi a farla tornare spensierata e felice come era in questo video che ho girato appena un mese fa. Aiutatemi a non farle più correre il rischio di un altro scontro come quello che ha da poco affrontato restando a fare la vita da randagia. Non so quanto potrà rimanere ancora "ospite" del canile sanitario. Quando le ferite non saranno più a rischio di infezione dovrò rimetterla in strada. Lì non potrò proteggerla in caso di pericolo. Se conoscete qualcuno che abbia voglia di portarsi dietro questa coccolona, che non si lamenta mai in auto e che ama stare sempre al centro della compagnia, dategli pure la mia email. Fate girare la voce. Grazie.

*Nella giornata di ieri, 03/01/2009, Biancaneve è stata sottoposta, sotto anestesia generale, ad un intervento per rimuovere alcune delle zone soggette a necrosi che stavano favorendo il diffondersi dell'infezione: il danno si stava estendendo sia sul collo che su alcune zone delle zampe, dove i segni dei morsi erano più profondi. E' stata medicata e fasciata a dovere e ora indossa un collare elisabettiano per evitare che si tocchi le ferite. Mangiucchia poco e le ci vorrà ancora del tempo per riprendere il normale appetito. E' stata sistemata in una zona più riparata del canile in modo da consentirle di sopportare meglio il gelo di questi giorni, viste anche le sue condizioni.

**05/01/2009 Biancaneve ha subito una nuova anestesia e un nuovo intervento. Purtroppo nel precedente intervento non era stato possibile completare le operazioni di pulizia e disinfezione a fondo vista la larga area interessata sul collo. Questa volta le è stata asportata un ampia porzione di pelle ormai necrotizzata e sono stati riavvicinati i lembi rimanenti suturati con dei punti e con l'inserzione di una cannula di drenaggio al fine di evitare il ristagno di siero e l'estendersi della lesione ai tessuti circostanti. La prognosi è di almeno una settimana dopo la quale si deciderà il da farsi. Ora si trova presso il canile sanitario della asl deL'Aquila ma appena guarita completamente dalle ferite dovrà essere rimessa sul territorio, ovvero al gelo dell'inverno montano e senza un riparo, con il pelo rasato sulle zampe e sul collo. Servirebbe urgentemente uno stallo per farla riprendere completamente finché non le ricresce il pelo e magari un'adozione per evitarle un nuovo scontro con altri animali da cui ora non avrebbe le forze per difendersi. Lei ce la sta mettendo tutta ma nonostante sia giovane e forte è molto provata da questa vicenda che le è capitata e avrebbe bisogno di qualcuno che le stia vicino anche psicologicamente per farle superare il trauma emotivo dell'aggressione e riprendersi completamente. Le ferite non sono solo quelle visibili sulla sua carne martoriata ma anche lo shock subito a livello emotivo. Aiutatemi a farla tornare allegra e spensierata come era prima. Come era in questa foto di appena due mesi fa. Nella foto qui sotto si stava godendo il sole con uno dei lupetti con cui viveva finché non ha subito l'aggressione... Per informazioni, per uno stallo temporaneo e/o un'eventuale adozione potete contattarmi a questi numeri:
3339209840 - 3386109788 - 3405950070
oppure scrivermi alla mia mail: berniealbatross@gmail.com