martedì 26 maggio 2009

Ciao Foxy...

Temevo di dover scrivere questo articolo dal giorno della tua scomparsa. Oggi ho avuto una triste, macabra conferma: Bimbo ha riportato in bocca quello che restava della tua testa. I tuoi compagni ti avevano trovata nei giorni scorsi, ma io avevo intuito dall'inizio quello che ti era successo. Una svolta sbagliata svolta (io con Riky e Gegia da un versante della montagna e tu dall'altro), durante la nostra ultima passeggiata insieme, sei rimasta tagliata indietro nel rientrare al campo base. Ti hanno intercettato i sette randagi del branco e io non mi sono accorto dell' abbaiare diverso dal solito: non era la solita baruffa, ma una vera e propria mattanza. Quello che a noi umani shocca molto, ma che tra gli animali è una delle regole basilari della sopravvivenza è proprio che i più deboli, se isolati, debbono soccombere. Non c'è cattiveria, né malignità, né premeditazione, come in ambito umano, solo una cruda e dura legge di natura.
Comunque di te voglio ricordarmi come di una simpatica pazzerella che amava accompagnare tutti insieme a Braccobaldo. Con lui ne avete passate tante quando stavate in strada come randagi. Con lui ne avete combinate altrettante, spesso ai danni dei gatti della zona. Poi vi siete uniti al nostro gruppo: con me e gli altri cani e gatti di casa (anche loro venuti tutti dalla strada) siamo stati tanto tempo insieme, tanti anni felici, tra alti e bassi, ma comunque felici.
Mi dispiace molto di non aver capito al volo quello che ti stava succedendo e di non averti salvata anche questa volta, ma spero tanto che tu ora possa correre libera e felice sul ponte dell'Arcobaleno insieme a Zoe, Alice e gli altri...
Ti bacio e ti abbraccio forte
Ciao Foxy!

sabato 23 maggio 2009

Camilla salva... per un pelo!

Stamattina all'alba mi hanno svegliato i latrati di tutti i miei cani che mi avvertivano: gli altri randagi avevano trovato una preda e l'avevano messa alle strette. Il più velocemente possibile sono uscito dalla tenda e sono salito in macchina per andare a vedere. Erano tutti e sette i randagi del branco (che sfamo e che mi seguono sempre quando non sono coi miei cani) che abbaiavano furiosamente verso un cespuglio di rovi dentro al quale presumevo ci fosse un cinghiale. Allora mi sono avvicinato con cautela: il cinghiale non teme molto i cani, ma l'avvicinarsi di un umano lo mette facilmente in agitazione e cercando scampo potrebbe anche caricare. Invece dai rovi è uscita Camilla, che, sentendosi circondata, non è riuscita a raggiungermi e ha cercato di fuggire verso il recinto. In campo aperto però è stata subito raggiunta dagli altri cani. Io ero subito dietro di loro e ho evitato il peggio, consentendole una ritirata strategica.
E' un equilibrio molto precario con loro perché mi trovo a dover far condividere lo stesso territorio a dei cani di due branchi distinti e diversi: i "miei" del recinto, che escono solo in passeggiata con me e che sono rimasti in tredici da quando non c'è più Foxy, e i sette randagi che sono sempre liberi e di cui solo il maschio anziano si fa avvicinare e toccare solo da me. Quando usciamo in passeggiata basta aprire il cancello del recinto e siamo già a spasso. Undici missili terra-aria ululanti si proiettano felici lungo la strada bianca che porta al campo travolgendo chiunque si trova sulla loro traiettoria (ma ci siamo solo noi in realtà). Se ci sono i sette randagi è sufficiente controllare che si scansino per tempo e che non scoppino risse (con me presente c'è solo qualche abbaio) e poi torno indietro a prendere Gegia, la vecchietta con un occhio solo per metterle il guinzaglio (che serve solo ad impedirle di tornarsene in paese quando mi perde di vista) e andare a prendere anche Riky nel suo recinto per portare anche lui al guinzaglio (a lui serve ad impedire che attacchi Pippo, l'altro cane dei miei con cui si è scontrato più volte e che l'ultima l'ha ridotto in fin di vita). Quindi procediamo per i campi e le montagne intorno, liberi e tranquilli. Succede a volte che qualcuno resti indietro, ma non è una cosa grave di solito, visto che non ci allontaniamo mai molto e che tutti conosciamo bene la zona avendola frequentata per anni. Purtroppo ieri pomeriggio sono rimasti "indietro" (ma chissà dov'erano andati, dietro a quale pista odorosa) in tre Pippo, Nerone e Camilla.
Per Pippo non ero molto preoccupato, per due motivi: primo perché è un bel bestione (lo vedete nella foto che segue) e non si fa mettere in mezzo facilmente e secondo perché si fa un giretto e torna da solo al recinto, anche senza gli altri.

Per Nerone e Camilla invece ero un bel po' preoccupato: il primo è già stato aggredito e ridotto in fin di vita dallo stesso branco per ben tre volte quando era libero in strada anche lui come randagio (e da allora se ne tiene ben a distanza, a volte per questo scappa anche lontano da me), mentre Camilla, pur essendo molto agile e scaltra, è una taglia media (sui 25 kg) e non può tenere testa in alcun modo ai sette randagi che sono tutti più grandi di lei (tutti di tipo pastore abruzzese).

Ieri sera erano tornati, tardi, solo Pippo e Nerone e io sono stato in giro dalle 18 alle 00.30 per tenere sotto controllo il branco e cercare di lasciare libera una eventuale via di fuga verso il campo a Camilla, rimasta ormai isolata. Solo stamattina, quando ormai la davo già per spacciata, avendo anche incontrato un grosso cinghiale molto vicino al recinto, ho avuto la felice sorpresa di ritrovarla sana e salva.
Cosa che spero di poter rivivere anche con Foxy, che mi è stata segnalata più volte a L'Aquila, ma che ancora non ho potuto ritrovare.
Intanto un Urrà per Camilla che è tornata tra noi, sana e salva e... affamata.
^___^b

giovedì 14 maggio 2009

Foxy è sparita

Sabato 9 maggio 2009 siamo andati a fare la solita passeggiata nei campi, io e tutti i 14 cani che erano con me in casa e con cui vivo accampato dal 12 aprile scorso. Con noi c'era anche Foxy, una meticcia di pastore abruzzese di una decina di anni. Lei è un carattere indomito e conosce questi luoghi dalla nascita: i boschi con i cinghiali e le greggi con i cani da pastore non hanno segreti per lei e neanche disdegna la compagnia umana con cui ama accompagnarsi volentieri. Tutto mi aspettavo tranne di non vederla più tornare. E' capitato molte altre volte che lei sbucasse all'improvviso dai cespugli, magari tutta infangata, ma felice delle sue scorribande in esplorazione, anche dopo molte ore. Per questo motivo aspettavo fiducioso di rivederla da un momento all'altro.

Ho cominciato subito a cercarla però, perché sabato siamo usciti di pomeriggio inoltrato invece che di mattina e la sera arrivano altri sette cagnoni randagi al nostro campo per mangiare anche loro un po' di crocchette. Vedendola isolata avrebbero potuto anche aggredirla e non volevo corresse rischi inutili. Quindi ho iniziato subito le perlustrazioni a piedi e in macchina, ma sempre con esito negativo, anche nei giorni seguenti. E' davvero sparita? O potrebbe essere stata presa da qualcuno che, vedendola molto docile, avrebbe potuto pensare che si fosse persa o fosse stata abbandonata? Non so più cosa pensare e il sospetto che si sia potuta trovare in difficoltà tali da non poter tornare spontaneamente come al solito mi riempie di angoscia. Vorrei poter sapere che sta bene, che qualcuno si sia innamorato di lei e abbia deciso di adottarla. Non desidero esserne il "proprietario" a tutti i costi (tanto è vero che già erano stati pubblicate le sue foto negli annunci delle adozioni), ma qui con me non le mancava più niente ultimamente e insieme agli altri cani si era davvero rimessa in forma (lo potete vedere dalle foto). Per me è una di famiglia ormai, dopo tanti anni passati insieme, e mi piacerebbe molto rivederla.
E' tatuata all'interno della coscia sinistra col numero 49AQ245BS, dove 49 AQ sta ad indicare la provincia di appartenenza e 245B il numero progressivo di identificazione presso la asl 4 di Collemaggio dove è stata sterilizzata diversi anni fa dal dottor Roberto Mancini che le ha anche tatuato una S finale ad indicare la sterilizzazione.


Al momento dell'ultima passeggiata insieme a noi indossava un collarino di nylon giallo con fibbia di plastica nera. Ha anche il microchip di cui però, al momento, non ritrovo la matricola.
Spero che vogliate aiutarmi ad avere sue notizie diffondendo al massimo questo appello in tutta Italia e presso tutte le asl e i veterinari, dove potrebbe comparire nel caso qualcuno la volesse adottare. Vi prego di darmi qualsiasi indizio mi possa far saper dove si trova. Mi piacerebbe tornare a fare passeggiate con lei, insieme agli altri. Ora non abbiamo più problemi di spazio e di cibo e la convivenza inizia di nuovo ad essere piacevole.
Grazie a chiunque mi volesse aiutare a ritrovarla.

Per informazioni e/o segnalazioni:
Bernardino 3339209840 - 3386109788 - 3405950070
berniealbatross@gmail.com

martedì 5 maggio 2009

Ciao Micio...


Ciao Micio, dolce amico mio... te ne sei andato oggi, poco fa, investito da un'auto che non ti ha dato scampo, nonostante il limite di 10 km/h e le barriere bianche e rosse che delimitavano una strettoia sotto un muro "pericolante"... Sei anche tu un'altra vittima indiretta del terremoto. Tu che ti eri salvato da cucciolo dopo una grandinata formidabile che ti aveva letteralmente sepolto vivo e da cui tua mamma Trilly ti aveva estratto in ipotermia avanzata portandoti da me che avevo potuto riscaldarti col mio corpo fino a farti riprendere per poi tenerti con me. Tu eri molto affettuoso con me, più degli altri e ti ricorderò in un posto speciale del mio cuore. Avrei voluto metterti in salvo con gli altri gatti mandati a Roma ma il trasportino era difettoso e sei riuscito a scappare per restarmi vicino, fuori dalla nostra casa lesionata che oggi aspettava un'ulteriore verifica da parte dei vigli del fuoco.
Domani saresti potuto partire per riunirti agli altri gatti ma la tua storia è andata, purtroppo, in modo diverso. Ora provo tanta rabbia ma so che mi passerà e che mi ricorderò sempre bene di te, come eravamo uniti in questa foto che ci siamo fatti insieme solo due anni fa...
Ciao Micio...